Otto mesi buttati senza crescere Perdere le illusioni? Terribile, ma peggio ancora è perdere le occasioni. Gli ultimi otto mesi sono una sequenza impressionante di chance gettate al vento. E’ vero, le esportazioni manifatturiere hanno ripreso a muoversi. Smaltite le scorte, molte imprese ricominciano a produrre e riducono, sia pur lentamente, la cassa integrazione. L’Italia, però, cammina più lenta di una lumaca, la produttività langue e con essa il reddito pro capite. Sono questi i macigni che portano in basso la fiducia nella possibilità di far fronte alla servitù del debito. Stefano Cingolani 12 AGO 2011
Mercato neuro La Bce aiuta i Bot ma non le Borse La crisi del debito sovrano ha aperto ieri un nuovo capitolo: la battaglia dei governi occidentali, e delle Banche centrali che li sostengono, contro i mercati in preda a una chiara crisi di nervi. La turbo-finanza è crollata nel 2008, adesso comincia la neuro-finanza che, nel timore di finire come tre anni fa, vende in anticipo titoli pubblici e privati creando così le premesse di un nuovo 2008. Lo scontro ha avuto finora fasi alterne. Il comunicato del G7 domenica sera e l’acquisto di Btp italiani e Bonos spagnoli da parte della Banca centrale europea, ieri hanno fatto scendere lo spread con il Bund tedesco sotto quota 300. Stefano Cingolani 09 AGO 2011
Il feticcio della discontinuità Perché i mercati attaccano in parallelo l’Italia e la Spagna? Perché i mercati attaccano in parallelo l’Italia e la Spagna? Le due crisi sono davvero lo specchio l’una dell’altra? A giudicare dall’andamento dei titoli di stato, sembra di sì: entrambi sfiorano la soglia del 7 per cento, i Btp italiani sono arrivati al 6,94 per scendere poi di poco. Il differenziale con il Bund tedesco a dieci anni ieri era a 390 punti base. Leggi Così imprese e sindacati assecondano lo sforzo riformatore del governo - Leggi Il vero segnale ai mercati - Leggi Fuoco monetario Stefano Cingolani 05 AGO 2011
Il circo mediatico-finanziario Gilles Li Muisis, abate di Tournai, lamentava sei secoli fa che “in fatto di monete le cose sono molto oscure: esse crescono e diminuiscono di valore, e non si sa cosa fare; quando si pensa di guadagnare si trova il contrario”. La citazione serve a Marc Bloch, nel suo abbozzo di una storia monetaria d’Europa che stava scrivendo prima di essere fucilato dalla Gestapo nel 1944, per ricordare “i molteplici legami con l’attività umana. Stefano Cingolani 04 AGO 2011
Il colpo d'ala sul debito americano diventa tempesta nei mercati europei Il default americano è rinviato aumentando in due fasi il tetto al debito, per un ammontare di duemila e quattrocento miliardi di dollari. Lo spettro verrà evocato di nuovo, c’è da scommetterci, ma solo dopo le elezioni del novembre 2012. Le Borse hanno festeggiato brevemente in Asia e in Europa, poi sono tornate in rosso (Piazza Affari ha chiuso a meno 3,87 per cento). Più che al pericolo passato, guardano ai rischi futuri. Lo sciame di locuste torna su questa sponda dell’Atlantico e potrà ricominciare a far danni Stefano Cingolani 02 AGO 2011
Se ci crolla l’America Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, il banchiere centrale americano, lancia l’allarme: “Si va incontro a una colossale calamità finanziaria” se non verrà raggiunto un accordo sul bilancio pubblico. Helicopter Ben ha gettato dal cielo una valanga di denaro liquido per spegnere l’incendio della crisi bancaria; quando parla lui, dunque, c’è da preoccuparsi sul serio. Moody’s, una delle parche che tengono in mano i destini finanziari di governi, banche, imprese, insomma del capitalismo mondiale, è pessimista sui titoli americani. Leggi Quella sporca guerra pulita Stefano Cingolani 17 LUG 2011
Non c’è un solo deficit a cui badare. Più che i conti, può la bilancia Okay, ci hanno provato. La Borsa in altalena, un venerdì grigio, un lunedì nero e un martedì rosa. Il gioco funziona così. Ma c’è una logica in questa follia? A dispetto delle aspettative razionali, il Financial Times nella Lex column di ieri, dice che non c’è e rampogna i mercati: ma perché vi accanite contro l’Italia e non contro gli Stati Uniti che stanno peggio? Stefano Cingolani 13 LUG 2011
Ritorna il partito della patrimoniale Il revival porta la firma (anzi il volto e le parole) di Giuliano Amato , padre nobile dell’imposta patrimoniale. Solo che questa volta non bisogna chiamarla così. “Parlerei piuttosto di una tassa sulla ricchezza – spiega giovedì 21 all’ultima puntata di “Ballarò” – Non si tratta di far pagare il possesso. Insomma, non mi interessa tassare la proprietà dello yacht, ma chi lo usa dimostrando la propria opulenza. Stefano Cingolani 29 GIU 2011
Tre uomini in banca Adesso è fatta per davvero. Mario Draghi ha ottenuto il via libera anche dai capi di stato e di governo che compongono il Consiglio europeo. Il governatore della Banca d’Italia, quindi, è il nuovo presidente della Banca centrale europea. Il passaggio dei poteri avverrà solo alla scadenza formale del mandato di Jean-Claude Trichet, il 31 ottobre prossimo. Ma già in questi giorni, nel discutere la crisi greca con Angela Merkel, si è visto all’opera il metodo Draghi. Stefano Cingolani 26 GIU 2011
Anatomia di un fallimento greco (che può diventare europeo) La crisi greca dimostra ancora una volta quanto la realtà superi la fantasia. Non c’è intrigo finanziario più complesso e misterioso: chi sono i colpevoli? I governi scialacquoni, le banche che speculano sui buoni del tesoro, i soliti Goldman boys maestri nel truccare i conti? L’ultimo capro espiatorio è George Papaconstantinou, il ministro dell’Economia che ha prescritto la cura da cavallo. Paga le proteste sociali e la perdita di consenso del governo, così George Papandreou ha deciso di sostituirlo con Evangelos Venizelos, il suo arcirivale nel Partito socialista. Stefano Cingolani 19 GIU 2011